Replying to 10/10/10 : Global Work Party

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Last 10 Posts [ In reverse order ]

  1. Posted 10/10/2010, 21:43
    non ho partecipato, e non accampo come scusa il super lavoro, ma queste iniziative, presentate d'ufficio come lodevoli, mi lasciano sempre un pò perplesso / dubbioso
  2. Posted 9/10/2010, 23:18
    Non solo boom di matrimoni e superstizioni per il 10/10/10, ma anche un evento ecologico importante


    Il numero verde è 10


    di Emanuele Bompan


    EVENTI. Torna l’attivista Bill McKibben con un nuovo appuntamento planetario. Il 10 ottobre sarà il giorno giusto per fare un gesto forte e concreto contro l’effetto serra. Oltre 7mila azioni previste in tutto il mondo.

    10 è il nuovo numero del geniale attivista Bill McKibben, già famoso per il suo libro La fine della Natura, e per aver lanciato lo scorso 25 ottobre la campagna globale 350.org, definita dalla Cnn il più grande evento mai organizzato. Questa volta Bill insieme al suo manipolo di seguaci ha deciso di creare un giorno di attivismo, anzi una festa: 10/10/10 - Global Work Party. L’evento ruota intorno al “10”, sia per la data scelta (10 ottobre 2010, ovvero 10/10/10) sia per l’obiettivo scelto: tagliare il 10% di emissioni di Co2 all’anno, a partire dal 2010.

    Partecipare è semplice: basta registrarsi sul sito 350.org e dichiarare quale sarà la propria azione per aiutare il pianeta. Piantate alberi, installate un pannello solare, isolate le vostre finestre, lasciate l’auto a casa, riparate le bici dei vicini, non mangiate carne: le soluzioni sono tante.


    Le azioni registrate ad oggi sul sito 350.org sono 7000 in 187 paesi. Alla conta mancano solo Corea del Nord, Andorra e San Marino. Questo fine settimana spiega in una mail McKibben «sarà ricordato come il giorno in cui un messaggio è divento azione, la più grande e globale di tutto il mondo. Non sarà solo la più grande azione per tagliare le emissioni di CO2 al mondo, sarà la più grande azione di sempre a scala globale».

    Non è detto che riesca a bissare il successo dello scorso 24 ottobre quando milioni di persone si unirono intorno alla cifra 350, il limite massimo di parti per milione di CO2 consentito nell’atmosfera per limitare sotto un grado l’innalzamento della temperatura terrestre. Di sicuro McKibben sta costruendo una delle strategie di azione più innovative per fare fronti a problemi globali: l’evento organizzato su scala planetaria.


    Tante le azioni clamorose come quella del presidente delle isole Maldive Mohamed Nasheed, che sta insellando da solo (!) dei pannelli solari sulla Muleeaage, la residenza ufficiale, un esempio che dovrebbe dare anche Barack Obama, visto che nei giorni scorsi, e sempre grazie alla pressione di McKibben, ha deciso di installare pannelli sulla Casa Bianca. Oppure il sindaco di città del Messico che ha deciso di annunciare domani al festival di Chapultepec (completamente alimentato da pannelli solari) un piano cittadino per tagliare le emissioni di CO2 del 10% entro il prossimo anno.

    Ma anche la gente comune sa organizzare iniziative strabilianti, come il corteo di lottatori di sumo in bicicletta che attraverserà Tokyo, o concrete, come quella di una scuola in Namibia che installerà 6 pannelli solari. In Canada aiuole e giardini pubblici verranno seminati per creare orti di cibo spontanei mentre in Afghanistan verranno piantati 10mila alberi fuori Kabul. Studiando la mappa delle azioni registrate si nota una grandissima partecipazione in paesi come India e Ecuador, mentre l’Europa rimane in disparte, forse per una mancanza di coordinamento e pubblicità da parte della stampa – Terra è uno dei pochi giornali ad aver segnalato la campagna globale – forse per uno snobismo tutto europeo.

    La forte presenza dei paesi non occidentali invece è «un ottimo segnale» per Mckibben che mostra l’urgenza della questione e la scala della volontà di voler fermare l’aumento della temperatura. «Un problema globale non può essere che affrontato in scala globale».

    In Italia le azioni registrate sono scarse e poco incisive. Ci sono eccezioni come Legambiente che si è registrata con la campagna “Stop ai sacchetti di plastica” e la pizza a zero emissioni di Climafuturo.it a Milano. Ma ci sono ancora 24 ore per registrarsi, quindi se avete un’idea non perdete tempo. E se proprio non riuscite a partecipare a 10/10/10 in Italia c’è un’altra campagna di azione per l’ambiente, Stopthefever.org, lanciata da Legambiente, dove tutti possono prendere i propri impegni per fermare la febbre del pianeta.





    Come sempre noi italiani ci dimostriamo restii a muovere il sederino davanti a progetti importanti... ma ognuno di noi può fare del suo meglio per ridurre al minimo i consumi e vivere comunque bene.
    Bastano piccole azioni quotidiane per fare la differenza, non solo preoccuparsi visto che la preoccupazione è una grande causa di stress!
    La parola d'ordine è: AGIRE.

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