In questi giorni si stanno facendo sempre più accese le "discussioni" fra i vari partiti riguardo la possibilità di anticipare le elezioni politiche, senza aspettare il 2018. A volere le elezioni "subito" sono principalmente Lega Nord, Fratelli d'Italia, M5S e la fazione PD renziana. Sono riemersi dall'oltretomba Napolitano e Bersani per consigliare di aspettare, il presidente della Regione Puglia Emiliano accusa Renzi di volersi salvare subdolamente.
Intanto la Camera inizierà a dibattere la legge elettorale il 27 febbraio, un Italicum
corretto senza ballottaggio e premio di maggioranza al 40% nelle due Camere.
Già nel rush finale in vista del referendum fallimentare (su più fronti a mio avviso, a partire dalle motivazioni con cui molti sono andati a votare) del 4 dicembre erano riemerse figure del (non più di tanto) passato: Berlusconi, Prodi, D'Alema. Il nuovo che avanza, insomma. E Napolitano che non è più Presidente della Repubblica, ma si comporta ancora come tale (e glielo lasciano fare). Non dà da pensare tutto questo?
Non sono assolutamente un'appassionata di politica, per informarmi anche solo superficialmente devo prendere coraggio e turarmi gli occhi (al posto del naso, ma già che ci sono pure quello, tanto la puzza di marcio arriva fin qua).
Personalmente sono contraria alle elezioni anticipate perché penso che non cambierebbe nulla rispetto ad ora, e se cambiasse sarebbe peggio. Sono tutto fuorché una fan di Renzi (di cui seguivo le
prodezze quando ancora amministrava Firenze) e del PD tutto, ma trovo ancora più orripilanti le alternative, soprattutto l'idea di un Governo "pentastellato" mi fa accapponare la pelle.
Non che creda seriemente che in un anno salteranno fuori alternative migliori o che i personaggi che adesso si scannano acquisiscano un minimo di senno.
Mi rendo conto dei rischi che corro aprendo questo topic, ma me li voglio assumere per volontà di creare un dibattito, spero fra più persone.
Mi sa che mi conviene preparare due tisane