1. Giornata della Terra
    Dal 22 Aprile 1970

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    By Light il 22 April 2019
     
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    Dal 1970 le Nazioni Unite hanno stabilito per il 22 Aprile la celebrazione della Giornata della Terra, con manifestazioni che si tengono in tutto il mondo.

    Attualmente quello dell'ambientalismo è un argomento "scottante", ma chiarisco subito che non voglio assolutamente che si tocchi il tema seguendo la cronaca, che ha scatenato principalmente polemiche perché ovviamente nulla ha più importanza se non viene trasformato in scannamento fazioso. Di quello non importa nulla e quindi le discussioni indecenti e sterili le fate sui social, non sul mio blog.

    Cerchiamo di concentrarci su quello che dovrebbe starci veramente a cuore.

    La questione della salvaguardia delle risorse del pianeta non mi è indifferente e ho sempre cercato di fare del mio meglio, anche se in piccolo, per non fare troppi danni e credo di aver accennato a qualcosa più volte nel corso degli anni.
    La cosa è partita come un obbligo di risparmio in casa che mi ha fatto più volte soffrire o mi ha infastidita, per poi dare un nuovo significato ad azioni "poco comode" crescendo.
    Dall'energia elettrica, al risparmio dell'acqua, all'evitare il più possibile sprechime cercare di adottare sempre più accorgimenti green e di riciclare, sono tante e allo stesso tempo forse nulle le cose che faccio per "vivere sostenibile".



    Perché potrei fare molto di più, ma è qualcosa che comporta in alcuni casi più costi e in altri molte rinunce e in ogni caso: quanto è necessario fare? Quanto e quando possiamo sentire di avere la coscienza a posto, di non essere un peso per il pianeta anche solo per il fatto di esistere e di farlo in un'epoca in cui si pensa di colonizzare altri pianeti, in cui gli animali marini hanno iniziato a mangiare plastica e allo stesso tempo uno dei maggiori leader mondiali crede che i cambiamenti climatici siano un complotto, ci sono fabbriche, industrie e mezzi che inquinano a più non posso con impianti e materiali vecchi e/o non a norma e se fai la differenziata a dovere non è sicuro che ogni rifiuto venga davvero riciclato?
    Come fare a resistere se mentre fai compostaggio qualcuno in casa ti butta l'olio della frittura nel lavandino? Se vuoi mangiare una semolicemfettina di carne ma, oltre all'aspetto etico, ti viene in mente che una mucca scoreggiando produce tanto metano?

    Quello che voglio dire in sostanza è: nonostante le attenzioni crescenti, le manifestazioni, guide, alternative e iniziative... siamo già al punto di non ritorno o manca abbastanza poco da rendere vano ogni sforzo? Si può fare ancora qualcosa per arginare i danni e riequilibrare i vari ecosistemi nonostante sembri di voler svuotare l'oceano con un cucchiaino?
    Ma che stupida metafora: tanto per questo ci viene in soccorso l'innalzamento delle temperature!

    Che sembrano tante le persone sensibili verso la natura e pure il vivere civile, magari lo sono davvero, ma forse sono ancora di più quelle a cui non importa di come lasceranno il mondo a figli e nipoti o peggio chi fa i propri interessi a scapito di tante vite non solo umane.

    Gutta cavat lapidem: varrà anche in questo caso? Tante piccole goccioline "della ragione" riusciranno a scavare le pietre che i menefreghisti, gli oppressori, i grandi hanno al posto del cuore e della coscienza, a nutrire un terreno che sembra destinato a diventare sempre più arido?

    Edited by Light - 6/1/2020, 09:05
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    Che sembrano tante le persone sensibili verso la natura e pure il vivere civile, magari lo sono davvero, ma forse sono ancora di più quelle a cui non importa di come lasceranno il mondo a figli e nipoti o peggio chi fa i propri interessi a scapito di tante vite non solo umane.

    poi usi la goccia per scavare anche un pochino nei sensibili, e ti accorgi che sotto uno strato superficiale sono come i non importa o peggio, non tutti ovviamente, nemmeno la maggior parte, ma ci sono, e rendersi conto che ci sono ipocriti che predicano bene ma razzolano male non è molto motivante per chi magari aveva solo qualche dubbio su qualche particolare secondario, ma ha osato fare domande, ed è stato subito aggredito dai "finti sensibili"

    anche sgrondando le recenti polemiche, per rispondere alla domanda si finisce in altre polemiche, non si tratta solo di interessi economici e del fatto che nessuno vuole rinunciare a ciò che ha o rinunciare ad ottenere quello che hanno gli altri (qui si arriva al forse irrisolvibile problema della sovrappopolazione, dico forse irrisolvibile perchè gli unici tentativi di risolverlo sono il predicare la denatalità a popolazioni che sono già stabili o addirittura in diminuzione) ma anche di uno sfruttamento propagandistico di parte di temi che dovrebbero essere comuni, non avviene solo ora, è sempre avvenuto, poi ovviamente c'è il menefreghismo semplice, quello potrebbe essete l'ostacolo maggiore, dato che è diffuso a livello capillare
     
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    Al di là della questione, sui vari aspetti legati ad essa, da qualcosa come cinque anni dove vivo io il Comune ha definito la raccolta differenziata porta a porta, quindi prepari i tuoi sacchettini con i rifiuti divisi e ogni sera li metti fuori.
    Ecco, da quando ho iniziato con questa pratica mi sono accorto dell'assurda mole di plastica che ogni giorno usiamo: ogni cosa che mangiamo ha un involucro di plastica o qualcosa di plasticoso. È assurdo. Va bene che si ricicla, ma quella è energia (e quindi inquinamento, nel caso della plastica) che è stata usata per incartare una caramella che può stare benissimo in un astuccio con altre venti o trenta sue compagne di dolceria.
    Compri una cassetta di mele e sono nella plastica, prendi un caffè e c'è la bustina plastificata (solo se va bene è di carta).
    Io amo la plastica, è un'invenzione magnifica, ma davvero non si può andare avanti così: in quattro produciamo sei sacchetti di plastica alla settimana, tantissimo per così poche persone.
    Bisognerebbe partire da lotte di questo tipo, gli ambientalisti sono quasi sempre nel giusto ma spesso si perdono in battaglie epiche che non riescono nemmeno a giocare, se si partisse anche solo dal rendere le persone consapevoli di ciò che stanno facendo le cose, nel lungo periodo, potrebbero cambiare.
    Mi ricordo appunto che solo dieci anni fa un comune qui vicino aveva inserito tra i primi in Italia la raccolta porta-a-porta e tutti a deridere la scelta, tra cui gli stessi cittadini: dopo qualche anno gli siamo andati tutti dietro.

    SPOILER (click to view)
    Ho dovuto mettere un -1 a kostaki altrimenti eravamo a pari merito a +4 voti :asd:
     
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    CITAZIONE (Kakashi @ 1/5/2019, 00:50) 
    Ho dovuto mettere un -1 a kostaki altrimenti eravamo a pari merito a +4 voti :asd:

    scurnacchiato :fifi: in quanto al porta a porta, da quest'anno c'è pure nel mio comune, ma dato che se eravamo furbi non eravamo nati qui, l'hanno fatto partire mentula canis, e anche ora ha "qualche manchevolezza"
     
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    Ho notato anche io lo smodato uso di plastica anche quando non necessario.
    Io mi porto sempre dietro le buste e spesso i commercianti mi ringraziano per questo, ma fossero solo le buste il problema: ad esempio mangio molto yogurt, per un corso di riciclo creativo che dovevo organizzare (e poi ahimè non più fatto) li stavo mettendo da parte per fare le maracas, ma insomma anche se ci sono soluzioni di riciclo molto utili e carine non puoi tenerti tutto. Posso comprare le confezioni da 1 kg ma quanto riduco effettivamente il problema?
    E poi qualsiasi cosa ha un involucro in plastica salvafreschezza. Prima ho mangiato un pacchetto di crackers, era l'ultimo pacchetto e oltre alla sua bustina c'era quella trasparente che conteneva tutti i pacchetti e l'involucro esterno colorato, ma che è?
    Ed è pure un problema che si pongono le aziende ecobio, sì ok fai i prodotti che inquinano poco però quella del packaging sostenibile non è ancora una soluzione facilmente adottabile.
    Comunque a casa mia sono più i sacchetti di carta, arrivano di continuo volantini delle offerte, questo è qualcosa che andrebbe limitato giusto a chi non ha uno smartphone o non sa usarlo.

    Qua la raccolta porta a porta c'è da 3 anni, il problema è che quando vengono ritirati i sacchetti, tipo oggi che è organico e indifferenziata, sono gli stessi operatori che mischiano tutto e per loro stessa ammissione finisce tutto nell'inceneritore, FORSE si salvano vetro e plastica (per motivi logici). Infatti molto manco si degnano di differenziare bene a monte, le marine e le campagne sono diventate discariche a cielo aperto ancor più di prima, io sono indignatissima. Ed è tutto sotto inchiesta eh, ma non mi pare cambi qualcosa.
     
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    ehi, cocchino il puzzone aveva messo voto negativo al mio commento :asd:
     
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