Secondo Treccani:
Queste parole le conoscerete sicuramente, soprattutto se frequentate spesso le comunità virtuali, dove si fa largo uso di questi due termini.
A parere mio molto spesso si utilizzano senza alcun motivo reale e solo per attaccare chi la pensa in un modo diverso, quando non si accetta che tutto diventi uno scherzo e ci si indigna ancora di fronte a certe ingiustizie, perché si conserva un briciolo di umanità.
Questo non è un vero e proprio articolo, quanto un input al confronto riguardo questo tema. Lascio la parola dunque a chiunque voglia replicare.
CITAZIONE
buonismo s. m. [der. di buono]. – Ostentazione di buoni sentimenti, di tolleranza e benevolenza verso gli avversarî, o nei riguardi di un avversario, spec. da parte di un uomo politico; è termine di recente introduzione ma di larga diffusione nel linguaggio giornalistico, per lo più con riferimento a determinati personaggi della vita politica.
CITAZIONE
moralismo s. m. [der. di morale1]. –
1. Tendenza a dare prevalente o esclusiva importanza a considerazioni morali, spesso astratte e preconcette, nel giudizio su persone e fatti della vita, della storia, dell’arte; atteggiamento di rigida e talora eccessivamente conformistica difesa dei principî della morale comune: lui era colpito da come sotto i suoi modi sregolati era ancora leggibile il m. puritano ... della sua infanzia (Andrea De Carlo).
2. Dottrina che considera la norma morale prioritaria rispetto a ogni altro valore e interesse umano: il m. di Kant, di Fichte. Più in generale, ogni concezione filosofica che comunque ammetta la validità di una norma morale posta a freno degli arbitrî degli individui, e si contrapponga perciò a ogni «immoralismo», o «amoralismo», negante la legittimità assoluta di ogni imposizione etica.
1. Tendenza a dare prevalente o esclusiva importanza a considerazioni morali, spesso astratte e preconcette, nel giudizio su persone e fatti della vita, della storia, dell’arte; atteggiamento di rigida e talora eccessivamente conformistica difesa dei principî della morale comune: lui era colpito da come sotto i suoi modi sregolati era ancora leggibile il m. puritano ... della sua infanzia (Andrea De Carlo).
2. Dottrina che considera la norma morale prioritaria rispetto a ogni altro valore e interesse umano: il m. di Kant, di Fichte. Più in generale, ogni concezione filosofica che comunque ammetta la validità di una norma morale posta a freno degli arbitrî degli individui, e si contrapponga perciò a ogni «immoralismo», o «amoralismo», negante la legittimità assoluta di ogni imposizione etica.
Queste parole le conoscerete sicuramente, soprattutto se frequentate spesso le comunità virtuali, dove si fa largo uso di questi due termini.
A parere mio molto spesso si utilizzano senza alcun motivo reale e solo per attaccare chi la pensa in un modo diverso, quando non si accetta che tutto diventi uno scherzo e ci si indigna ancora di fronte a certe ingiustizie, perché si conserva un briciolo di umanità.
Questo non è un vero e proprio articolo, quanto un input al confronto riguardo questo tema. Lascio la parola dunque a chiunque voglia replicare.
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