Gli Accordi di Schengen: di cosa si tratta?

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    Ho le braccia a pezzi a forza di abbracciare le nuvole. (Charles Baudelaire)

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    In questo periodo, in seguito all'emergenza ringuardante l'immigrazione e il terrorismo, si sta valutando se rivedere o addirittura venir meno agli accordi di Schengen, firmati a partire dal 1985 in alcuni paesi UE (e non), per creare uno spazio territoriale "senza barriere" e favorire la libera circolazione di merci e risorse umane.

    Riporto qui un pezzo del testo che è presente sul sito della Camera dei Deputati, riguardante il trattato firmato il 14 giugno 1985 tra Francia, Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi e Belgio. Se troverete interessante l'argomento potrete continuare direttamente lì e usare liberamente questo spazio per i commenti:

    CITAZIONE

    L'ACCORDO DI SCHENGEN

    Accordo
    fra i Governi degli Stati dell'Unione economica Benelux
    della Repubblica federale di Germania e della Repubblica francese
    relativo all'eliminazione graduale dei controlli alle frontiere comuni



    I Governi del Regno del Belgio, della Repubblica federale di Germania, della Repubblica francese, del Granducato di Lussemburgo e del Regno dei Paesi Bassi,

    qui di seguito denominati le Parti

    consapevoli che l'unione sempre più stretta fra i popoli degli Stati membri delle Comunità europee deve trovare la propria espressione nella libertà dei attraversamento delle frontiere interne da parte di tutti i cittadini degli Stati membri e nella libera circolazione delle merci e dei servizi,

    desiderosi di rafforzare la solidarietà fra i propri popoli rimuovendo gli ostacoli alla libera circolazione attraverso le frontiere comuni gra gli stati dell'Unione economica Benelux, la Repubblica federale di Germania e la Repubblica francese,

    considerando i progressi già realizzati in seno alle Comunità europee, allo scopo di garantire la libera circolazione delle persone, delle merci e dei servizi,

    animati dalla volontà di pervenire all'eliminazione dei controlli alle frontiere comuni in relazione alla circolazione dei cittadini degli Stati membri delle Comunità europee e di agevolare la circolazione delle merci e dei servizi a tali frontiere,

    considerando che l'applicazione del presente Accordo potrà richiedere l'adozione di misure legislative che dovranno essere sottoposte ai Parlamenti nazionali secondo le costituzioni degli Stati firmatari,

    vista la dichiarazione del Consiglio europeo di Fontainebleau del 25 e 26 giugno 1984, relativa all'eliminazione alle frontiere interne delle formalità di polizia e dogana per la circolazione delle persone e delle merci,

    visto l'accordo concluso e Saarbrucken il 13 luglio 1984 fra la Repubblica federale di Germania e la Repubblica francese,

    viste le conclusioni adottate il 31 maggio 1984 a seguito della riunione di Neustadt/Aisch dei Ministri dei Trasporti degli stati del benelux e della Repubblica federale di Germania,

    visto il memorandum dei Governi dell'Unione economica Benelux del 12 dicembre 1984, consegnato ai Governi della Repubblica federale di Germania e della Repubblica francese,

    hanno convenuto quanto segue:

    TITOLO I
    MISURE APPLICABILI A BREVE TERMINE

    articolo 1

    A decorrere dall'entrata in vigore del presente Accordo e sino alla totale eliminazione di tutti i controlli, le formalità alle frontiere comuni fra gli Stati dell'Unione economica Benelux, la Repubblica federale di Germania e la Repubblica francese, per i cittadini degli Stati membri delle Comunità europee, si svolgeranno alle condizioni stabilite qui di seguito.

    articolo 2

    A decorrere dal 15 giugno 1985, le autorità di polizia e di dogana effettuano di norma, nell'ambito della circolazione delle persone, una semplice sorveglianza visiva dei veicoli da turismo che attraversino la frontiera comune a velocità ridotta senza determinare l'arresto di detti veicoli.

    Tuttavia, dette autorità possono procedere per sondaggio a controlli più approfonditi che dovranno, se possibile, essere effettuati in apposite piazzole, per non interrompere la circolazione degli altri veicoli all'attraversamento della frontiera.

    Articolo 3

    Al fine di agevolare la sorveglianza visiva, i cittadini degli Stati membri delle Comunità europee che giungono alle frontiera comune a bordo di un'autovettura potranno apporre sul parabrezza del veicolo un disco verde, del diametro di almeno 8 centimetri. Tale disco sta ad indicare che essi sono in regola con le disposizioni di polizia di frontiera, trasportano esclusivamente merci ammesse nei limiti delle franchigie e rispettano la normativa in materia di cambi.

    Articolo 4

    Le Parti si adoperano per ridurre al minimo i tempi di sosta alle frontiere comuni dovuti ai controlli dei trasporti professionali di persone su strada.

    Le Parti ricercano soluzioni che consentano di rinunciare, entro il 1 gennaio 1986, al controllo sistematico alle frontiere comuni del foglio di via e delle autorizzazioni di trasporto per i trasporti professionali di persone su strada.

    Articolo 5

    Entro il 1 gennaio 1986 verranno realizzati dei controlli raggruppati presso uffici ove i controlli nazionali sono giustapposti, nella misura in cui ciò non sia già stato realizzato nella pratica e a condizione che le strutture lo consentano.

    Successivamente si esaminerà la possibilità di introdurre controli raggruppati ad altri posti di frontiera, tenendo conto delle situazioni locali.

    Articolo 6

    Le Parti adottano tra di loro, fatta salva l'applicazione di intese più favorevoli, le misure necessarie atte ad agevolare la circolazione dei cittadini degli Stati membri delle Comunità europee residenti nei Comuni che si trovano alle frontiere comuni, per consentire loro di attraversare tali frontiere al di fuori dei punti di passaggio autorizzati e al di fuori degli orari di apertura dei posti di controllo.

    Gli interessati possono beneficiare di tali vantaggi solo se trasportano merci consentite nei limiti delle franchigie autorizzate e se rispettano la normativa in materia di cambi.

    Articolo 7

    Le Parti si adoperano per riavvicinare nei tempi più brevi le proprie politiche in materia di visti al fine di evitare le conseguente negative che possono risultare da un alleggerimento dei controlli alle frontiere comuni in materia di immigrazione e sicurezza. Esse adottano, possibilmente entro il 1 gennaio 1986, le disposizioni necessarie al fine di applicare le proprie procedure relative al rilascio dei visti e all'ammissione sul proprio territorio, tenendo conto della necessità di garantire la protezione dell'insieme dei territori dei 5 Stati dall'immigrazione clandestina e da quelle attività che potrebbero minacciare la sicurezza.

    Articolo 8

    Al fine di alleggerire i controlli alle frontiere comuni e tenuto conto delle importanti differenze esistenti fra le legislazioni degli Stati dell'Unione economica Benelux, della Repubblica federale di Germania e della Repubblica francese, le Parti si impegnano a lottare con determinazione sul proprio territorio.

    Articolo 9

    Le Parti intensificano la cooperazione fra le proprie autorità doganali e di polizia, specialmente nella lotta alla criminalità, in particolare contro il traffico illecito di stupefacenti e di armi, l'ingresso ed il soggiorno irregolare di persone, la frode fiscale e doganale ed il contrabbando, A tal fine, e nel rispetto delle proprie legislazioni interne, le Parti cercano di migliorare lo scambio di informazioni e di intensificarlo per quanto riguarda le informazioni che possano presentare un interesse per le altre Parti nella lotta alla criminalità.

    Le Parti rafforzano nel contesto delle proprie legislazioni nazionali l'assistenza reciproca contro i movimenti irregolari di capitali.

    Articolo 10

    Al fine di assicurare la cooperazione prevista agli articoli 6, 7, 8 e 9 si terranno ad intervalli regolari riunioni fra le autorità competenti delle Parti.

    CONTINUA QUI

    Inoltre vi consiglio di leggere questo articolo, secondo me ben fatto, che ripercorre un po' la storia della Schengen-zone e del perché l'abolizione non andrebbe fatta: Cos'è l'accordo di Schengen e perché non verrà mai abolito

    Edited by Light - 22/3/2017, 03:35
     
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    temo che ormai gli accordi di schengen si stiano avviando a diventare il ricordo di un'epoca più semplice e felice, già l'ingrandimento dell'area in cui avevano effetto aveva causato la sua parte di problemi, e scaricare completamente i problemi di immigrazione (e i costi) sulle nazioni che avevano la "sventura" di costituire il confine dell'area ha causato, già da qualche anno, un significativo deterioramento della situazione, in quanto non possano mai essere aboliti, quell'articolo è ottimista, la storia è piena di trattati stracciati unilaterlamente, quando la situazione lo permetteva, ancora non siamo a quel punto, ma siamo avviati a raggiungerlo
     
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1 replies since 30/1/2016, 21:17   35 views
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