1. Unità nella diversità

    By Light il 17 Mar. 2019
     
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    Unità nella diversità
    è il motto dell'UE, ma secondo me si adatta anche alla giornata di oggi: il 17 Marzo 1861 venne proclamato il Regno d'Italia.
    Un'unità che pare sia ancora indigesta a diverse persone dopo 158 anni, che si sentono unite principalmente durante manifestazioni sportive o nel dare addosso agli abitanti delle altre nazioni (non solo quelli che vogliono stabilirsi qui).
    Io non ho intenzione di scrivere chissà cosa e intavolare una discussione storica e politica. Non ne ho nemmeno la facoltà visto che ho sempre evitato di studiare bene quel periodo (che in realtà comprende circa tre secoli :look: ), quindi mi limiterò a un pensiero sullo stato attuale delle cose.
    È da quasi trent'anni che sento e leggo discussioni sempre sulle stesse cose: il sole, il mare, la nebbia, il calore umano e la freddezza, la nullafacenza e lo stakanovismo, l'acqua nei bar e via dicendo. Ma che elenco a fare? Basta seguire qualche pagina di un quotidiano e sbucherà sicuramente qualche lite parte vs parte che, se siete persone minimamente coscienziose e intelligenti, vi farà venire voglia di sotterrarvi dalla vergogna.
    Le differenze ci sono ovviamente, ma non tutte sono negative, non sono aolo problemi, che in alcuni casi hanno un'incidenza circoscritta, ma in tanti altri colpiscono tutti indistintamente.
    Se si pensasse più a lavorare per migliorare ciò che non va e le diversità (piccole e grandi che siano) diventassero un valore aggiunto da custodire, che bella giornata sarebbe questa!
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    non è un motto molto originale https://it.wikipedia.org/wiki/E_pluribus_unum :asd: il problema dell'Italia fu "abbiamo fatto l'Italia, ora facciamo gli italiani" che si tradusse, finita l'euforia dell'unità, in un "non sappiamo cosa fare" che spesso diventò un "non facciamo la cosa giusta", non successe solo al sud (le lamentele dei neoborbonici hanno una base di verità) ma alla fine di una serie di guai e disastri, una parvenza d'italia l'abbiamo tirata fuori :fifi:


    l'unione europea soffre di un problema simile, anche qui c'era chi pensava bastassero trattati, monete uniche ed erasmus, e che si dovesse "puntare sui giovani" :asd: l'ultima è vera, ma dato che gli erasmus più vecchi sono ormai adulti, non mi sembra siano più europei di me, forse l'erasmus poteva andare bene come base di partenza, ma non è il punto di arrivo, e le generazioni "pre erasmus" erano da tenere in maggior conto, quindi mi sa che anche qui non si sapesse bene cosa fare, e forse si continua a non sapere, un giorno si chiede "più europa" (sperando che non si traduca in più burograzia europea :asd: per quante cose giusta abbiano fatto, sono spesso intervenuti in situazioni che non capivano, finendo per gestirle malamente) il giorno dopo chi può tira l'acqua al suo mulino, a quanto pare nessuno ha ancora ben chiaro se convenga spingere sull'unità, o se mantenere le diversità, ma immagino che alla fine le cose andranno a posto nonostante gli errori degli "statisti" che se ne prenderanno il merito :fifi: e sperando che nons erva quello che è servito alla Francia per diventare una nazione

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    la Francia, per diventare la Francia, ha speso sei secoli di Storia e di sangue, e sessanta Re
     
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    piopio

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    È da quasi trent'anni che sento e leggo discussioni sempre sulle stesse cose: il sole, il mare, la nebbia, il calore umano e la freddezza, la nullafacenza e lo stakanovismo, l'acqua nei bar e via dicendo. Ma che elenco a fare? Basta seguire qualche pagina di un quotidiano e sbucherà sicuramente qualche lite parte vs parte che, se siete persone minimamente coscienziose e intelligenti, vi farà venire voglia di sotterrarvi dalla vergogna.

    Io sono uno che i commenti li legge molto sui social, a volte anche senza guardare di cosa parla il post stesso (se so di che pagina si tratta mi capita spesso di dare per scontato l'argomento, purtroppo ormai succede anche sulle pagine dei giornali).
    Sui social molte pagine che cercano di ironizzare sulla differenza tra nord e sud Italia creano una miriade di commenti di flame, sono ancora tantissime le persone che si sentono diverse dall'altra parte del paese. Ma credo sia una questione di nemico comune, se viene insultato il nord o il sud, i relativi abitanti si scagliano contro gli altri; se invece viene insultata l'Italia, ecco che il nemico comune cambia.
    CITAZIONE
    Se si pensasse più a lavorare per migliorare ciò che non va e le diversità (piccole e grandi che siano) diventassero un valore aggiunto da custodire, che bella giornata sarebbe questa!

    Quoto senza aggiungere altro, non ce n'è bisogno! :clap:
     
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    CITAZIONE (Fire @ 18/3/2019, 21:24) 
    Sui social molte pagine che cercano di ironizzare sulla differenza tra nord e sud Italia creano una miriade di commenti di flame, sono ancora tantissime le persone che si sentono diverse dall'altra parte del paese. Ma credo sia una questione di nemico comune, se viene insultato il nord o il sud, i relativi abitanti si scagliano contro gli altri; se invece viene insultata l'Italia, ecco che il nemico comune cambia.

    nel vecchio pastorizia never dies (non ricordo quale"incarnazione" , mi pare la seconda, ma non quello attuale di Vattone, che è una bmbmnkt) quei flames erano all'ordine del giorno :asd: ma era una gara a chi lo faceva più epico, e tutti credevano di essere epici, poi un emiliano commisse l'errore di iniziarne uno emilia vs romagna, e gli abbiamo insegnato cosa volesse dire essere epici :birra: anche se gli altri ne hanno capito solo i due terzi, il rimanente era nei nostri dialetti, pochissimo comprensibili per gli altri del nord, incomprensibili per quelli del sud :asd: comunque schiacciammo quei mangia tortellini :birra:

    ad un livello leggermente più serio,. ho trovato, come fautori di divisione, i neoborbonici, ma non sono un gruppo omogeneo, pur avendo in comune l'idealizzazione di un Regno forse non tanto ideale, e la demonizzazione di un altro regno che forse non era perfetto, ma non era nemmeno come cercano di dipingerlo (un classico dipingere il Regno delle due sicilie come una terra fiorente, con i bilanci statali in pareggio, omettendo che li pareggiavano riducendo al minimo gli investimenti in infrastrutture, cosa che causò fin dall'epoca unitaria un gap che ancora non siamo riusciti a colmare, e con spese costituite sopratutto dalla Corte e da un esercito che era sopratutto una gendarmeria utile a reprimere moti popolari, mentre i debiti sabaudi su cui insistono erano costituiti dalle spese delle tre guerre d'indipendenza e da investimenti strutturali) si va da chi almeno ci ha provato a fare una analisi storica, e anche se insiste su alcuni particolari, omettendo quelli che non gli piacciono, quelli su cui insiste sono reali (la cattiva amministrazione fatta da amministratori che non erano mai usciti dal Piemonte e che non solo non sapevano nulla delle terre e delle genti che avrebbero dovuto governare, spesso li governavano così male che causavano ribellioni che venivano represse spietatamente, e queld ebito di sangue c'è, non lo nego) per arrivare a quelli che dicono che a Garibaldi in sud america avevano mozzato le orecchie per furto di cavalli :asd: nota, non solo le aveva entrambe, ma nelle americhe, sud o nord, i ladri di cavalli li impiccavano, quindi anche ne abbia rubati, non lo hanno mai beccato :asd: ma ovviamente lo scopo è presentarlo come un criminale comune

    anche questi però sono un gruppo sparuto e in via di diminuzione, l'unico vero tentativo, in grande stile, di fomentare la divisione fra italiani che ho visto di recente è la propaganda di un partito che cerca di fermare "l'espansione a sud" di un altro partito :asd: e non dirò di più, che a Light non piacciono le derive politiche (e ha ragione) tranne un dettaglio, lo stanno facendo sbagliato, non funzionerà
     
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