1. 8 Marzo, Giornata Internazionale della Donna

    NB: come sempre, le parti in grassetto sono link d'approfondimento.

    8 Marzo: Giornata Internazionale della Donna



    Riesco finalmente a pubblicare questo articolo che avevo iniziato a scrivere l'anno scorso. L'argomento, come sapete, mi sta particolarmente a cuore!


    L'8 marzo è la Giornata internazionale della donna, meglio nota solo come “Festa della donna”.
    La ricorrenza viene celebrata negli Stati Uniti dal 1909 e in Italia dal 1922.
    C’è chi la considera una semplice “festa commerciale”, come San Valentino, la festa della mamma e varie ricorrenze “di poco conto”. In realtà il significato di questa celebrazione è molto importante.
    Molti di coloro che si sono informati un po’ sull’origine della Giornata internazionale della donna sono sicuramente fermi alla leggenda dell’ incendio della fabbrica tessile Cotton, che sarebbe avvenuto l’8 marzo 1908 a New York, in seguito ad uno sciopero delle operaie, finito male e in cui 129 di esse finirono uccise. Tutto falso, poiché la fabbrica Cotton non è mai esistita.

    La leggenda prende però spunto da un fatto simile accaduto realmente, ovvero l’incendio della fabbrica Triangle avvenuto a New York il 25 marzo 1911, che causò la morte di 146 operai, la maggior parte donne di origine europea; questo evento viene commemorato durante la Giornata internazionale della donna, ma non ne dà le origini.

    Su Wikipedia è ben spiegata l’origine di questa Giornata, ma ne riporterò comunque un sunto, per quelli cui “non va di leggere cose lunghe” (siete pessimi) :



    Il «Woman's Day» negli Stati Uniti (1908-1909)
    Durante il settimo congresso della Seconda Internazionale socialista, tenutasi a Stoccarda fra il 18 e il 24 agosto 1907, si discusse sugli atteggiamenti da tenere in caso di guerra europea e fra questi argomenti spiccavano la condizione femminile e il diritto al voto per le donne.
    Si decise che i partiti socialisti avrebbero «lottato energicamente per l’introduzione del suffragio universale delle donne», senza «allearsi con le femministe borghesi che reclamano il diritto di suffragio, ma con i partiti socialisti che lottano per il suffragio delle donne».
    L’esclusione dell’alleanza con le cosiddette femministe borghesi comportò diverse proteste, soprattutto la socialista Corinne Brown scrisse sulla rivista The Socialist Woman che il Congresso non aveva il diritto di dire alle donne socialiste come lavorare per la propria liberazione. Ella stessa presidiò il 3 Maggio 1908 la conferenza domenicale del Partito Socialista, a New York e taleconferenza venne chiamata Woman’s Day, poiché tutte le donne vi erano invitate e della loro condizione di sfruttamento e discriminazione si discusse.
    Alla fine di quell’anno il Partito socialista raccomandò alle sezioni locali di «riservare l’ultima domenica di febbraio 1909 per l’organizzazione di una manifestazione in favore del diritto di voto femminile», così nacque negli stati Uniti la prima giornata della donna ufficiale, il 28 febbraio 1909.

    La Conferenza di Copenaghen (1910)
    Tra il 22 novembre 1908 e il 15 febbraio 1909 ci fu uno sciopero di 20mila camiciaie newyorkesi (che partì come protesta nei confronti della Triangle Company, la fabbrica dove un paio d’anni dopo ci sarà l’incendio) e fu riconosciuto come rivendicazione sindacale, unita alla lotta politica per il diritto al voto. Durante la conferenza internazionale delle donne socialiste a Copenaghen (26-27 agosto 1910) si propose di istituire un’unica giornata dedicata ai diritti delle donne.
    In alcuni paesi europei la prima giornata della donna si tenne il 19 marzo 1911: la data, secondo la rivoluzionaria russa Aleksandra Michajlovna Kollontaj, era stata scelta perché «il 19 marzo 1848 durante la rivoluzione il re di Prussia dovette per la prima volta riconoscere la potenza di un popolo armato e cedere davanti alla minaccia di una rivolta proletaria. Tra le molte promesse che fece allora e che in seguito dimenticò, figurava il riconoscimento del diritto di voto alle donne», mentre in Francia venne celebrata il 18 marzo, quarantennale della Comune di Parigi.
    Le celebrazioni però non si tennero in tutti i paesi né venne ripetuta tutti gli anni.

    L'8 marzo 1917
    Durante la I Guerra Mondiale le celebrazioni furono interrotte nei Paesi coinvolti dalla guerra, finché le donne di San Pietroburgo, l’8 marzo 1917, non guidarono una grande manifestazione per inneggiare alla fine della guerra. Successivamente vi furono altre proteste che portarono al crollo dello zarismo e la data dell’8 marzo restò nella storia, tanto che il 14 giugno 1921, durante la Seconda conferenza internazionale delle donne comuniste a Mosca, fu stabilita quella data come «Giornata internazionale dell'operaia».

    In Italia la celebrazione è avvenuta la prima volta il 12 marzo 1922, per opera del Partito Comunista d’Italia. Il 1 marzo1925 il periodico Compagna riportò un articolo su Lenin che ricordava l’8 marzo come Giornata internazionale della donna e dell’influenza sulle lotte sociali e il rovesciamento dello zarismo.

    Durante la II Guerra Mondiale, a causa delle forti connotazioni politiche della Giornata internazionale della donna e dell’isolamento politico della Russia e del movimento comunista, il vero significato della celebrazione andò via via perdendosi e a partire dal dopoguerra iniziarono a circolare diverse leggende metropolitane, come ad esempio quella della fabbrica Cottone ispirata all’incendio della fabbrica Triangle.

    Nonostante sia stata ampiamente dimostrata l’erroneità delle versioni diffuse tra gli anni settanta e gli ottanta, ancora oggi sono diffuse sia tra i mass media (motivo per cui dico sempre di informarsi bene e non dare per buona qualsiasi cosa si legga, desiderando l'approfondimento!) che tra le organizzazioni sindacali.

    Il femminismo
    Durante l'8 marzo 1972 ci fu una manifestazione a Roma, piazza Campo de' Fiori, cui l'attrice Jane Fonda aderì facendo un breve discorso. In quell'occasione vi erano poche decine di manifestanti con cartelli recanti scritte all'epoca ritenute scandalose: Legalizzazione dell'aborto», «Liberazione omosessuale», «Matrimonio = prostituzione legalizzata», e veniva fatto circolare un volantino che chiedeva che non fossero «lo Stato e la Chiesa ma la donna ad avere il diritto di amministrare l'intero processo della maternità». La polizia caricò e picchiò con manganellate le manifestanti.

    Il 1975 fu designato come "Anno Internazionale delle Donne" dalle Nazioni Unite e l'8 marzo, che da quell'anno fu riconosciuto come data ufficiale della Giornata dedicata alla donna, le organizzazioni femminili manifestarono in tutto il mondo onorando gli avanzamenti della donna e ricordando che fosse necessario tenere sempre la guardia alta per assicurarsi una parità di diritti costante in ogni aspetto della vita sociale.

    Nel dicembre 1977 l'Assemblea generale delle Nazioni Unite proclamò una «giornata delle Nazioni Unite per i diritti della donna e la pace internazionale» da osservare dagli stati membri in un qualsiasi giorno dell'anno, in accordo con le tradizioni storiche e nazionali di ogni stato, per riconoscere il ruolo della donna negli sforzi di pace e riconoscendo l'urgenza di porre fine alle discriminazioni e raggiungere la parità fra i sessi.



    Nel riassunto dell’articolo di Wikipedia ho tralasciato il paragrafo riguardante la mimosa come simbolo, perché l’anno scorso il mio amico Madma (che rigrazio tanto) mi ha linkato un interessantissimo e dettagliato articolo riguardante tale pianta (che in realtà è un’acacia) e vi consiglio caldamente di leggerlo.




    Insomma, quando ero piccola anche io credevo che la "festa della donna" fosse una cosa da poco, ma con il passare del tempo ho scoperto tutte queste cose e ho potuto anche notare che negli ultimi anni c’è più impegno da parte di tutti sulla diffusione del “vero significato”, specie quest’anno. Ma è normale: siamo nel 2013 e non è più accettabile che le donne siano trattate come scarti.
    Si pensa che almeno nel mondo occidentale la parità si sia raggiunta e che anzi le donne “pretendano troppo” o peggio “si sentono superiori”. Niente di più sbagliato: basta farsi un giro sul web per vedere come stanno realmente le cose: l’occupazione femminile è ancora bassa e sono penalizzate soprattutto le donne in maternità… che la maternità, la cosa più naturale del mondo, sia visto come qualcosa di deplorevole nel mondo del lavoro, è accettabile?
    Inoltre le donne che si fanno strada sono più che altro quelle che si mettono in mostra: non è proprio questa la dimostrazione che la donna viene considerata ancora solo un corpo, merce, impuro oggetto del desiderio al servizio degli uomini? Cosa che succede anche nelle culture meno sviluppate (e spesso dominate dal fanatismo religioso), anche se le conseguenze di tale visione sono agli opposti, no?

    Restando in tema di parità, nonostante quest’anno si puntino i riflettori sulla condizione femminile già da tempo grazie agli eventi organizzati da One Billion Rising, pare che la violenza sulle donne sia in costante aumento, anche in Italia: i dati sono allarmanti. E poi c'è chi si arrabbia quando si sente parlare di femminicidio, non rendendosi conto quanto sia grave che avvengano queste violenze non perché subite da donne, ma perpetrate proprio perché le donne sono tali!
    Ha detto Luciana Littizzetto durante il Festival di Sanremo di quest'anno:
    «L'amore riempie il cuore, non rompe le costole e non lascia lividi. L'amore con la violenza e le botte non c'entra un tubo. Un uomo che ci picchia non ci ama. Oppure ama male. Un uomo violento è uno stronzo, e dobbiamo capirlo subito al primo schiaffo, perché tanto arriverà anche il secondo, il terzo e il quarto. Questo ficchiamocelo in testa. Ficchiamocelo nell'hard disk»
    e io non posso che trovarmi d'accordo.

    Una realtà che mi rende molto triste è quella delle donne stesse che rendono complicata l'emancipazione: se da una parte ci sono donne che studiano e lottano con tutte le loro forze per avere un lavoro onesto, dall’altra c’è chi si è arresa (o la trova più comoda) alla visione comune della velina e arriverebbero a scambiare l’intelligenza con un seno più grande per avere successo nella vita. :blink: Ohibò!
    Oltretutto molto spesso sono proprio le donne, a causa di credenze religiose o della ristrettezza mentale, a ritenersi esseri inferiori nati con il compito di servire gli uomini, accudire la casa, fare ed educare figli... sì, educarli a diventare proseguire sulla strada del maschilismo, per rendere ancora più tortuosa quella del rispetto. Peggio del maschilismo in sé c'è solo il maschilismo femminile, il masochismo e l'arrendevolezza di chi accetta le cose "come sono sempre sono state e come sempre saranno".
    Se già in un Paese come il nostro, che è abbastanza avanzato culturalmente e umanamente la situazione è così grave, quando si raggiungerà davvero la parità fra i sessi?
    Siamo tanto bravi a fare passi da gigante in campo scientifico e tecnologico, ma umanamente restiamo sempre fermi o riusciamo anche a regredire.

    In conclusione vi rimando alla sezione La condizione Femminile, in cui sto pubblicando ultimamente tanti articoli interessanti e vi lascio un pensiero che ho espresso anche in altra sede (non mi faccio pubblicità però :asd: ) l’anno passato, in occasione del centenario della celebrazione in Italia, che voglio condividere con voi:



    L'8 Marzo non è la festa delle donne, non è la pretesa di un ramoscello di mimosa come gesto dovuto da parte dei vostri uomini. L'8 marzo è la giornata dedicata ai diritti delle donne, una commemorazione per tutte coloro che sono morte per avere di più:
    Per essere considerate esseri umani a tutti gli effetti;
    Per non essere più considerate macchine per sfornare prole;
    Per essere libere di decidere della propria vita e del proprio corpo;
    Per essere considerate al pari degli uomini, e non loro serve.

    La Giornata Internazionale della Donna è un ringraziamento dovuto a chi ha partecipato alle lotte femministe e ha permesso che la vita d'oggi delle donne d'occidente fosse migliore e a chi ancora lotta perché ovunque ci sia parità.

    Quando ricevete una mimosa, ringraziate chi ve l'ha donata, ma soprattutto chi vi ha permesso di essere ciò che siete.
    Quando uscite a festeggiare, fate un brindisi in loro onore.



    Alla prossima!

    Edited by Light - 11/3/2013, 01:06
      Share  
     
    .

Comments
  1.     Like  
     
    .
    Avatar

    Staff

    Group
    BlogFree Staff
    Posts
    653
    Reputation
    +5

    Status
    Offline
    Di stavo pensando stamani quando, sceso dal treno, ho visto duecentomilioni di venditori di mimosa. Che sono gli stessi che ieri vendevano ombrelli (ok, li vendevano anche oggi in effetti).

    Il che non credo sia un male in sé però effettivamente rischia di diventare come San Valentino: compro il contentino e siamo tutti felici.
    Se deve ridursi a questo allora non ha senso festeggiarla, ma finché c'è una persona che ci crede, allora dovremmo festeggiarla.
    Poi non è che oggi si fermeranno gli omicidi delle donne da parte dei consorti, o no, che le ammazzano giusto perché sono donne.
    E su questo punto credo che vittimizzare il ruolo della donna sia sbagliato. Vaglielo a dire a loro che loro sono la causa della non emancipazione completa.

    Hai ragione quando lo affermi, però dall'altro lato non si può condividere (che poi te parlavi di certe donne, ma ricade sulla categoria donne in generale).


    Vi consiglio di vedere, se non l'avete già fatto, Il corpo delle donne di Zanardo, è un bel documentario sempre attuale e che offre spunti di elaborazione sociale molto interessanti (si trova in streaming sul sito aggratis!).

    IN ogni caso buona festa della donna a tutte coloro che vorranno celebrarla, a tutte quelle che non possono celebrarla e vorrebbero a tutte quelle che non vogliono, perché comunque la si pensi è sempre la festa di tutte, anche di quelle che vendono il corpo e l'anima (o, a maggior ragione, quelle costrette a farlo).
     
    .
  2.     Like  
     
    .
    Avatar

    Staff
    Staff

    Group
    BlogFree Staff
    Posts
    1,574
    Reputation
    +4

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE
    il masochismo e l'arrendevolezza di chi accetta le cose "come sono sempre sono state e come sempre saranno".

    è un vizio purtroppo condiviso anche dagli uomini, e la cosa assurda è che non è così, le cose cambiano, sempre, in continuazione, a volte penso che sia una cosa voluta, cercare di bloccare il cambiamento, rifiutarlo
    CITAZIONE
    Se già in un Paese come il nostro, che è abbastanza avanzato culturalmente e umanamente

    :look:
    CITAZIONE
    l’occupazione femminile è ancora bassa e sono penalizzate soprattutto le donne in maternità… che la maternità, la cosa più naturale del mondo, sia visto come qualcosa di deplorevole nel mondo del lavoro, è accettabile?

    è vista come una cosa "poco efficente e redditizia", le grandi aziende non saranno più palesemente sfruttatrici come 100 anni fa, ma già il fatto che ci si riferisca ai dipendenti come a "risorse umane" mi sembra indicativo sul fatto che a cambiare sia stata la mentalità del palese, e non quella dello sfruttamento
     
    .
  3.     Like  
     
    .
    Avatar

    Ho le braccia a pezzi a forza di abbracciare le nuvole. (Charles Baudelaire)

    Group
    Pulcina
    Posts
    1,045
    Reputation
    +73

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE (Kakashi @ 8/3/2013, 10:15) 
    Poi non è che oggi si fermeranno gli omicidi delle donne da parte dei consorti, o no, che le ammazzano giusto perché sono donne.
    E su questo punto credo che vittimizzare il ruolo della donna sia sbagliato. Vaglielo a dire a loro che loro sono la causa della non emancipazione completa.

    Hai ragione quando lo affermi, però dall'altro lato non si può condividere (che poi te parlavi di certe donne, ma ricade sulla categoria donne in generale).

    Non ho capito bene, potresti spiegarti meglio? :look:

    CITAZIONE (kostaki @ 8/3/2013, 12:55) 
    CITAZIONE
    Se già in un Paese come il nostro, che è abbastanza avanzato culturalmente e umanamente

    :look:

    Beh, in teoria dovrebbe essere così! :sigh:

    Comunque ci son state tante polemiche per uno spot della Fiat che per l'8 marzo regalava alle donne dei sensori automatici di parcheggio, facendo leva sul luogo comune delle donne alla guida.

    Ora capisco che possa dare fastidio, come danno fastidio tanti luoghi comuni, ma di certo non è questo a ledere la dignità femminile. Le pubblicità sessiste, secondo me, sono altre!
     
    .
  4.     Like  
     
    .
    Avatar

    Staff
    Staff

    Group
    BlogFree Staff
    Posts
    1,574
    Reputation
    +4

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE (Light @ 10/3/2013, 21:24) 
    CITAZIONE (kostaki @ 8/3/2013, 12:55) 
    CITAZIONE
    Se già in un Paese come il nostro, che è abbastanza avanzato culturalmente e umanamente

    :look:

    Beh, in teoria dovrebbe essere così! :sigh:

    in teoria :fifi:
    CITAZIONE (Light @ 10/3/2013, 21:24) 
    Comunque ci son state tante polemiche per uno spot della Fiat che per l'8 marzo regalava alle donne dei sensori automatici di parcheggio, facendo leva sul luogo comune delle donne alla guida.

    Ora capisco che possa dare fastidio, come danno fastidio tanti luoghi comuni, ma di certo non è questo a ledere la dignità femminile. Le pubblicità sessiste, secondo me, sono altre!

    è più facile montare inutili polemiche, che fare qualcosa per risolvere un problema :fifi:
     
    .
  5. Lucipher
        Like  
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Light @ 7/3/2013, 22:13) 
    Su Wikipedia è ben spiegata l’origine di questa Giornata, ma ne riporterò comunque un sunto, per quelli cui “non va di leggere cose lunghe” (siete pessimi) :

    ho letto tutto, link compresi, non sono pessimo! :birra:

    Comunque, io sono a favore di tutto quello che hai scritto e devo dire che la penso per molte cose come te, anche se vorrei aggiungere che, molte donne, sopratutto guardando la nuova generazione, bisogna ammettere che molte ragazze si vestono molto, a volte troppo, provocanti, un esempio oggi, mentre andavo in giro in piena solitudine, mi accascio su una panchina per la stanchezza, dopo una camminata pesante... ecco che mi passa di fronte una bella ragazza sui 17 anni, tutta atletica e lineare con leggins che mostravano tutto il fondo schiena sodo tra l'altro con una maglietta corta che mostra praticamente solo i leggins, i quali non è che nascondino molto le formosità... ora, se una va in giro sculettando in questo modo di vestire che, vi assicuro! non è l'unica a vestirsi in tal vergognoso modo!

    Non pensate che un ragazzo violento che pensa solo a voi sapete cosa... possa farle qualcosa che normalmente una persona normale non farebbe?

    è un po come la storia delle Veline che io considero "Escort da TV" alla fine l'unica differenza è che non si possono toccare... ed il resto? mi pare siano simili anche alle "brave ragazze" non voglio usare i termini scurrili, per questo uso questi sotterfugi per far intendere di cosa parlo.

    è questo che mi da fastidio, che con tutte le donne che hanno lottato ci sono ancora molte, troppe ragazze che vivono in questo modo! e ricordiamoci cari blogger che i giovani sono il nostro futuro!

    Per non parlare che molte volte, casualmente le donne picchiate hanno anche avuto precedenti, non dico che tutte quelle maltrattate hanno avuto un ragazzo violento con precedenti... come detto nella pagina di giornale, molte volte le persone soggette a questo comportamento normali ma se avete provato a seguire Amore criminale capirete quel che sto insinuando, che molte volte la donna dopo esser stata maltrattata, è tornata dal criminale! capito che si preoccupano per l'economia e per la salute dei figli, ma appunto per questo si devono distaccare e non avere rapporti con essi.

    Questa è pazzia! :X3:

    poi questa è la mia opinione aggiuntiva... -_-
     
    .
  6.     Like  
     
    .
    Avatar

    Ho le braccia a pezzi a forza di abbracciare le nuvole. (Charles Baudelaire)

    Group
    Pulcina
    Posts
    1,045
    Reputation
    +73

    Status
    Anonymous
    È vero che il senso del pudore va perdendosi, però questo non dà il diritto di fare del male. Io sono sempre contro il "se l'è cercata".

    Per quanto riguarda l'ultima parte c'è nella sezione femminile un topic con un articolo che parla di Amore Criminale, si chiama "Donne cancellate dall'amore criminale", spiega abbastanza bene che anche chi "si ribella" molto spesso non viene tutelato e si trova comunque in pericolo (cosa che già abbiamo potuto constatare guardando il programma), perché la legge non tutela come si deve.
    Recentemente sta girando un articolo con una petizione per correggere la legge 612-BIS proprio per questo motivo.
     
    .
  7. Lucipher
        Like  
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Light @ 20/4/2013, 00:25) 
    Io sono sempre contro il "se l'è cercata".

    Infatti non ho detto che hanno il diritto di far del male, nessuno lo ha e nessuno dovrebbe far del male a qualcuno, comprese tutte le creature viventi.

    Però i rischi di chi si veste in tal maniera etc... sanno che ci sono rischi per queste cose, lo sanno! e non possono dire di no, data la quantità di volte che si sente parlare di questi argomenti, e poi io sto parlando della gioventù, quella in cui vivo io, dove possiedo un'ottica migliore a mio parere, potrei definirla anche "gioventù bruciata" per molti motivi.

    Io non dico che tutte se la sono cercata, ma si conosce quale bestia può essere un'uomo, almeno un po di rispetto per il proprio corpo e avere la dignità di vestirsi in modo normale per poter dire "non guardatemi con quell'occhio da triglia!"

    ogni azione porta ad una conseguenza, e nella vita non bisogna essere ingenui :sisi: io sono contro i "non lo sapevo! non me lo aspettavo"

    Però ci tengo a dire che con questo non insinuo nulla sul fatto che hanno il diritto di maltrattare.
     
    .
  8.     Like  
     
    .
    Avatar

    Ho le braccia a pezzi a forza di abbracciare le nuvole. (Charles Baudelaire)

    Group
    Pulcina
    Posts
    1,045
    Reputation
    +73

    Status
    Anonymous
    Non preoccuparti Pulcy, io non intendevo dire che tu pensi quello!
    C'è chi lo fa e la trovo una cosa tanto triste.
    Una può andare in giro pure nuda (per dire eh, mica si può davvero), ma nessuno dà il diritto ad uno squilibrato di saltarle addosso, né alla società di giustificare un'eventuale aggressione.
     
    .
  9. Lucipher
        Like  
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Light @ 29/4/2013, 19:01) 
    Non preoccuparti Pulcy, io non intendevo dire che tu pensi quello!
    C'è chi lo fa e la trovo una cosa tanto triste.
    Una può andare in giro pure nuda (per dire eh, mica si può davvero), ma nessuno dà il diritto ad uno squilibrato di saltarle addosso, né alla società di giustificare un'eventuale aggressione.

    Il problema sono gli uomini che sono ancora troppo animali, pensano ancora che la forza sia la soluzione a tutto :(
     
    .
9 replies since 7/3/2013, 21:13   92 views
  Share  
.